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Il progetto WIZ affronta il problema dell'integrazione delle politiche per migliorare la capacità di mitigazione e adattamento in relazione all'impatto del cambiamento climatico sulle risorse idriche e sulla disponibilità di acqua potabile. E’ in particolare indirizzato all’integrazione delle condizioni future di gestione dell’acqua con lo sviluppo territoriale e la pianificazione urbanistica. E' infatti diretto ad "acquificare"per quanto possibile le aree politiche collegate con la pianificazione territoriale e dell’ambiente edificato, cioè è diretto a contribuire all’integrazione della protezione e gestione sostenibile dell’acqua nei processi di pianificazione che influenzano fortemente la domanda..
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WIZ – WaterIZe spatial planning: encompass future drinkwater management conditions to adapt to climate change ("Acquifichiamo" la pianificazione territoriale: includere le condizioni future di gestione dell’acqua potabile per adattarsi al cambiamento climatico)
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Il progetto WIZ è in particolare indirizzato all’integrazione delle condizioni future di gestione dell’acqua con lo sviluppo territoriale e la pianificazione urbanistica, tenendo conto dell'impatto del cambiamento climatico.
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Si prevede che il cambiamento climatico incrementi frequenza e gravità degli estremi di caldo e siccità, pioggia e inondazioni.
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Alcuni impatti sulla disponibilità di acqua potabile sono già visibili in Europa: la domanda di acqua è aumentata negli ultimi 17 anni ed ammonta a più di 100 milioni di metri cubici (m3) di acqua corrente all’anno; il problema è che egli ultimi 3 anni sono risultati disponibili rispettivamente solo 24, 39 e 19 milioni di m3.
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Tra le varie cause, l’aumento delle temperature dell’acqua e i minori flussi fluviali incidono sulla qualità dell’acqua.
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Nell’Europa meridionale lo stress idrico è in aumento e si prevede che continui a crescere come risultato del cambiamento climatico, dell'incremento del turismo e dell'irrigazione (connesso all’innalzamento delle temperature e alle siccità).
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Infatti, non solo il cambiamento climatico, ma anche la propagazione urbana aumenta la pressione sugli ecosistemi nelle aree circostanti. 
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Per aggravare la situazione, dal 2008 la crisi finanziaria si è progressivamente sostanziata in crisi economica, incidendo pesantemente sull’occupazione. Il settore edile, emerso come uno dei rami attivi dell’economia, è stato sostenuto in molti Paesi (tra cui Italia e Spagna) da nuove, più favorevoli normative statali. Per le amministrazioni locali l’opportunità di far ripartire l’economia locale attirando capitali e creando posti di lavoro attraverso procedure urbanistiche agevolate è attraente. D’altro canto l'ambiente costruito è connesso con la crescente domanda di acqua potabile, tanto che i gestori del servizio idrico sono sotto pressione per garantire nuovi collegamenti al servizio senza molti sforzi di proiezione.
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Avremo bisogno di adattarci – che significa accertare il nostro grado di vulnerabilità e agire per diminuire i rischi, non semplicemente controllare la crisi.
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WIZ è un progetto innovativo che dimostra come si possa tener conto delle condizioni e disponibilità futura di acqua quando si fanno scelte di pianificazione territoriale, urbanistica e - per i cittadini, scelte di vita.  
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Continuando l’approccio che si è dimostrato di successo con il progetto ASAP LIFE 06  ENV/IT/000255  (http://www.klink.it/asap) , i partner di WIZ credono che la gestione integrata sia essenziale per l’adattamento, inclusa la riduzione e la gestione della domanda e non solo l'aumento della fornitura di acqua. In definitiva, adattarsi significa riconsiderare dove e come viviamo ora e dove e come vivremo nel futuro.
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Un importante problema di base è rappresentato dalla mancanza di informazioni verso i cittadini (e le imprese), che indebolisce la loro piena partecipazione alla gestione partecipata (governance) dell’acqua. Per esempio, conoscere le risorse idriche disponibili in un’area, mettendole a confronto con il totale dell’acqua usata, arricchirebbe di una nuova prospettiva le nostre decisioni di costruire o comprare una casa in un dato luogo. Ma informazioni migliori devono anche essere integrate nei sistemi di pianificazione e gestione e nei paradigmi, nei comportamenti e nelle pratiche accettate (istituzionalizzazione).
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L'intelaiatura generale d’azione per le preoccupazioni a cui è indirizzato il progetto WIZ è fornita dal Libro Bianco della Commissione sul Cambiamento Climatico – (COM (2009) 147 – L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo).
 
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Il progetto WIZ è in particolare indirizzato all’integrazione delle condizioni future di gestione dell’acqua con lo sviluppo territoriale e la pianificazione urbanistica, tenendo conto dell'impatto del cambiamento climatico.
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Per saperne di piu'
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Si prevede che il cambiamento climatico incrementi frequenza e gravità degli estremi di caldo e siccità, pioggia e inondazioni.
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Alcuni impatti sulla disponibilità di acqua potabile sono già visibili in Europa: la domanda di acqua è aumentata negli ultimi 17 anni ed ammonta a più di 100 milioni di metri cubici (m3) di acqua corrente all’anno; il problema è che egli ultimi 3 anni sono risultati disponibili rispettivamente solo 24, 39 e 19 milioni di m3.
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Tra le varie cause, l’aumento delle temperature dell’acqua e i minori flussi fluviali incidono sulla qualità dell’acqua.
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Nell’Europa meridionale lo stress idrico è in aumento e si prevede che continui a crescere come risultato del cambiamento climatico, dell'incremento del turismo e dell'irrigazione (connesso all’innalzamento delle temperature e alle siccità).
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Infatti, non solo il cambiamento climatico, ma anche la propagazione urbana aumenta la pressione sugli ecosistemi nelle aree circostanti. 
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Per aggravare la situazione, dal 2008 la crisi finanziaria si è progressivamente sostanziata in crisi economica, incidendo pesantemente sull’occupazione. Il settore edile, emerso come uno dei rami attivi dell’economia, è stato sostenuto in molti Paesi (tra cui Italia e Spagna) da nuove, più favorevoli normative statali. Per le amministrazioni locali l’opportunità di far ripartire l’economia locale attirando capitali e creando posti di lavoro attraverso procedure urbanistiche agevolate è attraente. D’altro canto l'ambiente costruito è connesso con la crescente domanda di acqua potabile, tanto che i gestori del servizio idrico sono sotto pressione per garantire nuovi collegamenti al servizio senza molti sforzi di proiezione.
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Avremo bisogno di adattarci – che significa accertare il nostro grado di vulnerabilità e agire per diminuire i rischi, non semplicemente controllare la crisi.
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* [[Presentazione|Presentazione]]
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Continuando l’approccio che si è dimostrato di successo con il progetto ASAP LIFE 06  ENV/IT/000255  (http://www.klink.it/asap) , i partner di WIZ credono che la gestione integrata sia essenziale per l’adattamento, inclusa la riduzione e la gestione della domanda e non solo l'aumento della fornitura di acqua. In definitiva, adattarsi significa riconsiderare dove e come viviamo ora e dove e come vivremo nel futuro.
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*[[Contesto|Contesto]]
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Un importante problema di base è rappresentato dalla mancanza di informazioni verso i cittadini (e le imprese), che indebolisce la loro piena partecipazione alla gestione partecipata (governance) dell’acqua. Per esempio, conoscere le risorse idriche disponibili in un’area, mettendole a confronto con il totale dell’acqua usata, arricchirebbe di una nuova prospettiva le nostre decisioni di costruire o comprare una casa in un dato luogo. Ma informazioni migliori devono anche essere integrate nei sistemi di pianificazione e gestione e nei paradigmi, nei comportamenti e nelle pratiche accettate (istituzionalizzazione).
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*[[Area|Area di progetto]]
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L'intelaiatura generale d’azione per le preoccupazioni a cui è indirizzato il progetto WIZ è fornita dal Libro Bianco della Commissione sul Cambiamento Climatico – (COM (2009) 147 – L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo).
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Il progetto WIZ è in particolare indirizzato all’integrazione delle condizioni future di gestione dell’acqua con lo sviluppo territoriale e la pianificazione urbanistica, tenendo conto dell'impatto del cambiamento climatico.
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Si prevede che il cambiamento climatico incrementi frequenza e gravità degli estremi di caldo e siccità, pioggia e inondazioni.
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Alcuni impatti sulla disponibilità di acqua potabile sono già visibili in Europa: la domanda di acqua è aumentata negli ultimi 17 anni ed ammonta a più di 100 milioni di metri cubici (m3) di acqua corrente all’anno; il problema è che egli ultimi 3 anni sono risultati disponibili rispettivamente solo 24, 39 e 19 milioni di m3.
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Tra le varie cause, l’aumento delle temperature dell’acqua e i minori flussi fluviali incidono sulla qualità dell’acqua.
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Nell’Europa meridionale lo stress idrico è in aumento e si prevede che continui a crescere come risultato del cambiamento climatico, dell'incremento del turismo e dell'irrigazione (connesso all’innalzamento delle temperature e alle siccità).
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Infatti, non solo il cambiamento climatico, ma anche la propagazione urbana aumenta la pressione sugli ecosistemi nelle aree circostanti. 
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Per aggravare la situazione, dal 2008 la crisi finanziaria si è progressivamente sostanziata in crisi economica, incidendo pesantemente sull’occupazione. Il settore edile, emerso come uno dei rami attivi dell’economia, è stato sostenuto in molti Paesi (tra cui Italia e Spagna) da nuove, più favorevoli normative statali. Per le amministrazioni locali l’opportunità di far ripartire l’economia locale attirando capitali e creando posti di lavoro attraverso procedure urbanistiche agevolate è attraente. D’altro canto l'ambiente costruito è connesso con la crescente domanda di acqua potabile, tanto che i gestori del servizio idrico sono sotto pressione per garantire nuovi collegamenti al servizio senza molti sforzi di proiezione.
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Avremo bisogno di adattarci – che significa accertare il nostro grado di vulnerabilità e agire per diminuire i rischi, non semplicemente controllare la crisi.
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Continuando l’approccio che si è dimostrato di successo con il progetto ASAP LIFE 06  ENV/IT/000255  (http://www.klink.it/asap) , i partner di WIZ credono che la gestione integrata sia essenziale per l’adattamento, inclusa la riduzione e la gestione della domanda e non solo l'aumento della fornitura di acqua. In definitiva, adattarsi significa riconsiderare dove e come viviamo ora e dove e come vivremo nel futuro.
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Un importante problema di base è rappresentato dalla mancanza di informazioni verso i cittadini (e le imprese), che indebolisce la loro piena partecipazione alla gestione partecipata (governance) dell’acqua. Per esempio, conoscere le risorse idriche disponibili in un’area, mettendole a confronto con il totale dell’acqua usata, arricchirebbe di una nuova prospettiva le nostre decisioni di costruire o comprare una casa in un dato luogo. Ma informazioni migliori devono anche essere integrate nei sistemi di pianificazione e gestione e nei paradigmi, nei comportamenti e nelle pratiche accettate (istituzionalizzazione).
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L'intelaiatura generale d’azione per le preoccupazioni a cui è indirizzato il progetto WIZ è fornita dal Libro Bianco della Commissione sul Cambiamento Climatico – (COM (2009) 147 – L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo).
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Il progetto WIZ è in particolare indirizzato all’integrazione delle condizioni future di gestione dell’acqua con lo sviluppo territoriale e la pianificazione urbanistica, tenendo conto dell'impatto del cambiamento climatico.
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Si prevede che il cambiamento climatico incrementi frequenza e gravità degli estremi di caldo e siccità, pioggia e inondazioni.
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Alcuni impatti sulla disponibilità di acqua potabile sono già visibili in Europa: la domanda di acqua è aumentata negli ultimi 17 anni ed ammonta a più di 100 milioni di metri cubici (m3) di acqua corrente all’anno; il problema è che egli ultimi 3 anni sono risultati disponibili rispettivamente solo 24, 39 e 19 milioni di m3.
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Tra le varie cause, l’aumento delle temperature dell’acqua e i minori flussi fluviali incidono sulla qualità dell’acqua.
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Nell’Europa meridionale lo stress idrico è in aumento e si prevede che continui a crescere come risultato del cambiamento climatico, dell'incremento del turismo e dell'irrigazione (connesso all’innalzamento delle temperature e alle siccità).
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Infatti, non solo il cambiamento climatico, ma anche la propagazione urbana aumenta la pressione sugli ecosistemi nelle aree circostanti. 
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Per aggravare la situazione, dal 2008 la crisi finanziaria si è progressivamente sostanziata in crisi economica, incidendo pesantemente sull’occupazione. Il settore edile, emerso come uno dei rami attivi dell’economia, è stato sostenuto in molti Paesi (tra cui Italia e Spagna) da nuove, più favorevoli normative statali. Per le amministrazioni locali l’opportunità di far ripartire l’economia locale attirando capitali e creando posti di lavoro attraverso procedure urbanistiche agevolate è attraente. D’altro canto l'ambiente costruito è connesso con la crescente domanda di acqua potabile, tanto che i gestori del servizio idrico sono sotto pressione per garantire nuovi collegamenti al servizio senza molti sforzi di proiezione.
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Continuando l’approccio che si è dimostrato di successo con il progetto ASAP LIFE 06  ENV/IT/000255  (http://www.klink.it/asap) , i partner di WIZ credono che la gestione integrata sia essenziale per l’adattamento, inclusa la riduzione e la gestione della domanda e non solo l'aumento della fornitura di acqua. In definitiva, adattarsi significa riconsiderare dove e come viviamo ora e dove e come vivremo nel futuro.
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Un importante problema di base è rappresentato dalla mancanza di informazioni verso i cittadini (e le imprese), che indebolisce la loro piena partecipazione alla gestione partecipata (governance) dell’acqua. Per esempio, conoscere le risorse idriche disponibili in un’area, mettendole a confronto con il totale dell’acqua usata, arricchirebbe di una nuova prospettiva le nostre decisioni di costruire o comprare una casa in un dato luogo. Ma informazioni migliori devono anche essere integrate nei sistemi di pianificazione e gestione e nei paradigmi, nei comportamenti e nelle pratiche accettate (istituzionalizzazione).
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Si prevede che il cambiamento climatico incrementi frequenza e gravità degli estremi di caldo e siccità, pioggia e inondazioni.
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Alcuni impatti sulla disponibilità di acqua potabile sono già visibili in Europa: la domanda di acqua è aumentata negli ultimi 17 anni ed ammonta a più di 100 milioni di metri cubici (m3) di acqua corrente all’anno; il problema è che egli ultimi 3 anni sono risultati disponibili rispettivamente solo 24, 39 e 19 milioni di m3.
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Tra le varie cause, l’aumento delle temperature dell’acqua e i minori flussi fluviali incidono sulla qualità dell’acqua.
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Nell’Europa meridionale lo stress idrico è in aumento e si prevede che continui a crescere come risultato del cambiamento climatico, dell'incremento del turismo e dell'irrigazione (connesso all’innalzamento delle temperature e alle siccità).
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Infatti, non solo il cambiamento climatico, ma anche la propagazione urbana aumenta la pressione sugli ecosistemi nelle aree circostanti. 
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Per aggravare la situazione, dal 2008 la crisi finanziaria si è progressivamente sostanziata in crisi economica, incidendo pesantemente sull’occupazione. Il settore edile, emerso come uno dei rami attivi dell’economia, è stato sostenuto in molti Paesi (tra cui Italia e Spagna) da nuove, più favorevoli normative statali. Per le amministrazioni locali l’opportunità di far ripartire l’economia locale attirando capitali e creando posti di lavoro attraverso procedure urbanistiche agevolate è attraente. D’altro canto l'ambiente costruito è connesso con la crescente domanda di acqua potabile, tanto che i gestori del servizio idrico sono sotto pressione per garantire nuovi collegamenti al servizio senza molti sforzi di proiezione.
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Avremo bisogno di adattarci – che significa accertare il nostro grado di vulnerabilità e agire per diminuire i rischi, non semplicemente controllare la crisi.
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Continuando l’approccio che si è dimostrato di successo con il progetto ASAP LIFE 06  ENV/IT/000255  (http://www.klink.it/asap) , i partner di WIZ credono che la gestione integrata sia essenziale per l’adattamento, inclusa la riduzione e la gestione della domanda e non solo l'aumento della fornitura di acqua. In definitiva, adattarsi significa riconsiderare dove e come viviamo ora e dove e come vivremo nel futuro.
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Un importante problema di base è rappresentato dalla mancanza di informazioni verso i cittadini (e le imprese), che indebolisce la loro piena partecipazione alla gestione partecipata (governance) dell’acqua. Per esempio, conoscere le risorse idriche disponibili in un’area, mettendole a confronto con il totale dell’acqua usata, arricchirebbe di una nuova prospettiva le nostre decisioni di costruire o comprare una casa in un dato luogo. Ma informazioni migliori devono anche essere integrate nei sistemi di pianificazione e gestione e nei paradigmi, nei comportamenti e nelle pratiche accettate (istituzionalizzazione).
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L'intelaiatura generale d’azione per le preoccupazioni a cui è indirizzato il progetto WIZ è fornita dal Libro Bianco della Commissione sul Cambiamento Climatico – (COM (2009) 147 – L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo).
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Versione delle 11:25, 18 feb 2011

WIZ – WaterIZe spatial planning: encompass future drinkwater management conditions to adapt to climate change ("Acquifichiamo" la pianificazione territoriale: includere le condizioni future di gestione dell’acqua potabile per adattarsi al cambiamento climatico)

WIZ è un progetto innovativo che dimostra come si possa tener conto delle condizioni e disponibilità futura di acqua quando si fanno scelte di pianificazione territoriale, urbanistica e - per i cittadini, scelte di vita.


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